La geopolitica dei vaccini mette insieme dal lato delle critiche contro l’Unione europea i due Matteo, Salvini e Renzi dopo le comunicazioni al Senato del presidente del consiglio Mario Draghi hanno detto la loro prendendosela con l’Unione europea. Renzi ha detto in Aula che la capacità di portare avanti della Gran Bretagna la vaccinazione ha riscritto gli equilibri visto che in Europa «sui vaccini c'è un’oggettiva debolezza. Noi siamo convinti che la Brexit sarà nel medio periodo dannosa per il Regno Unito ma non possiamo ignorare che al momento la campagna vaccinale è uno spot pro-Brexit». Tuttavia, il leader di Italia viva ha ribadito la sua fiducia nella gestione Draghi: «Il fatto che lei signor presidente da domani rappresenti l'Italia al consiglio Ue è una buona notizia, per l'Italia e l'Europa. La sua autorevolezza da domani è l'autorevolezza dell'Italia che è più forte, più autorevole, è un buon passo in avanti per tutti e per tutte. La condivisione quasi unanime sulle sue parole, sia sulla logistica e sulle riaperture a partire dalla scuola è un ulteriore passo avanti».

Draghi infatti in mattinata ha confermato l’intenzione di riaprire le scuole dell’infanzia e le elementari anche in zona rossa, inoltre ha ribadito le tappe del piano vaccinale, che puntano a un forte incremento delle dosi giornaliere. Il leader del Carroccio continua a chiedere che anche in Italia venga usato il vaccino russo Sputnik. In attesa di intervenire anche lui in assemblea al Senato, ha già parlato ai giornalisti: «In Gran Bretagna fanno 800mila vaccini in un giorno perché ce li hanno e li producono. Le regioni sarebbero pronte a vaccinare il doppio, ma mancano le dosi. Io mi domando, e lo dirò in aula, perché continuano a esserci pregiudizi verso alcuni vaccini, penso a Sputnik, che sono adottati in 56 Paesi al mondo». Se un vaccino funziona «non c'è ragionamento geopolitico che tenga, va usato subito».

L’attesa per Biden

Renzi ha ribadito la posizione filostatunitense dell’Italia: «È un fatto enorme la presenza di Joe Biden in Consiglio europeo, era dai tempi di Bush che non accadeva. E questo accade quando gli Usa hanno riaffermato le ragioni del multilateralismo che però fa fatica». Renzi però ha avvertito sugli accordi di ministri degli esteri su Russia-Cina: «Questa alleanza viene sottovalutata ma aprirà un nuovo scenario» e sfida «Gli Stati Uniti e l’Unione europea». L'Italia, ha detto «è un ponte saldamente ancorato all'Alleanza Atlantica ma sempre capace di dialogare».

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