Un giornalista accusato di diffamazione (nonostante i fatti scritti fossero veri) è stato prosciolto dall’accusa di diffamazione a mezzo stampa e il pm ha indagato il querelante per calunnia. Il querelante è stato condannato a a un anno e quattro mesi di reclusione con pena sospesa e al risarcimento danni da quantificare in sede civile, con provvisionale di 10 mila euro
Una sentenza pilota contro le querele temerarie ai giornali
09 marzo 2023 • 18:37Aggiornato, 12 marzo 2023 • 11:51