Approvato al Senato l’articolo che divide i percorsi di giudici e pm, il 17 luglio arriva anche la legge post sentenza Cappato. L’esecutivo continua a considerare la magistratura il suo principale nemico, ma deve tener conto della Corte costituzionale
La giustizia continua a rimanere il vero campo minato per il governo Meloni. Abbandonato qualsiasi aplomb istituzionale, ormai anche la Cassazione è stata trascinata nello scontro tra le parti. Uno scontro che – forse – si placherà solo una volta che la riforma costituzionale della giustizia sarà stata approvata e imbullonata nella Carta con l’esito favorevole del referendum. Fino a quel momento, che i più ottimisti fissano a circa un anno da oggi, la linea del governo e di tutti i suoi principa



