- Le relazioni sociali non si interrompono quando la vita finisce. Gli italiani comunicano intensamente con i propri morti.
- Il 31 per cento degli italiani afferma poi di parlare con i morti. Leggendo le interviste si ha la sensazione che si tratti di una pratica diffusa tra persone di tutte le fasce di età e di ogni orientamento religioso o di credenza su quel che avviene dopo la morte.
- Le motivazioni per le quali si cerca un contatto con un proprio caro scomparso sono molteplici: si può farlo per chiedere un favore, un aiuto o anche solo per ricevere un conforto in momenti di difficoltà. Talvolta il morto è evocato nei dialoghi interiori come interlocutore su qualche decisione particolarmente delicata.
Idati e le riflessioni che presentiamo qui provengono dalla più grande ricerca mai fatta sul tema in Italia: un lavoro durato tre anni, che ha coinvolto decine di ricercatori in sei atenei e in diverse aree del paese, che ci ha permesso di raccogliere più di quattrocento interviste in profondità e di sottoporre un lungo questionario a un campione rappresentativo della popolazione italiana maggiorenne. Le relazioni sociali non si interrompono quando la vita finisce. Gli italiani comunicano in



