- La legge che ha istituito il Giorno del ricordo è stata votata a fine marzo del 2004 per “conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell'esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale”.
- Nell’eterno uso strumentale della tragedia, la tesi estrema è che le foibe sono state la prima tappa di un disegno di eliminazione violenta della presenza italiana nella penisola, destinata a divenire parte della Jugoslavia comunista.
- Sappiamo oggi che non era così e che il punto stava di nuovo nella volontà di una “sostituzione nazionale”, concetto distinto e diverso dal genocidio.
Maggiorenne: in questo 2022 la legge che ha istituito il Giorno del ricordo compie diciott’anni. È stata votata a fine marzo del 2004 per «conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell'esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale». Dunque 10 febbraio, la scelta cadde su quella data nel rimando all’anno, era il 1947, che vide la firma sui trattati di pa



