Concorrenza indietro tutta

Spot e balneari. La destra impone la restaurazione

La premier Giorgia Meloni e il ministro degli Esteri Antonio Tajani
La premier Giorgia Meloni e il ministro degli Esteri Antonio Tajani

Dopo l’articolo di Domani coro di proteste contro l’emendamento al Senato di Fratelli d’Italia che vuole eliminare il divieto di cartelloni sessisti sulle strade

Il disegno di legge sulla Concorrenza può attendere, perché la concorrenza non è una priorità per il governo. A parole la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, attacca a testa bassa le «rendite di posizione», Forza Italia di Antonio Tajani invoca la rivoluzione liberale, agitando il mito di Silvio Berlusconi. Ma al primo provvedimento utile tutti tutelano lo status quo. Proprio in stile berlusconiano. Una protezione che parte delle categorie, amiche da sempre: balneari e tassisti. Nel ddl,

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