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«Stadi aperti, basta mascherine»: ecco perché con la destra sarebbe andata peggio

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Salvini e Meloni oggi attaccano il governo Conte sulla gestione della seconda ondata del virus . Ma per mesi hanno appoggiato i negazionisti, boicottato il tracciamento e criticato gli scienziati parlando di “dittatura sanitaria”

 

  • Salvini e Meloni da settimane criticano il governo per la risposta alla seconda ondata della pandemia. In democrazia le critiche anche dure da parte delle opposizioni sono fatto ovvio e naturale
  • Stavolta le accuse a Conte, che pure ha commesso errori, da parte dei leader sovranisti sono poco credibili: Salvini durante l’estate ha rifiutato di usare la mascherina e ha chiesto di riaprire gli stadi
  • La Meloni, più attenta alle forme, non ha partecipato a convegni negazionisti. Ma ha detto agli italiani di non scaricare l’app Immuni e accusato il governo di terrorizzare la gente per non farla votare

Che cosa sarebbe successo se durante l'emergenza Covid a Palazzo Chigi, invece di Giuseppe Conte ci fosse stata la destra sovranista di Matteo Salvini e Giorgia Meloni? Il medievista Alessandro Cutolo chiarì oltre mezzo secolo fa che «nessuno può dire, con serietà, quello che sarebbe avvenuto ove la storia non avesse camminato come effettivamente ha camminato». Ma un'idea di massima possiamo farcela. L'impreparazione strategica dell'esecutivo in merito alla seconda ondata della pandemia è evi

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