attesa per il futuro

Sudan, c’è un accordo dopo il colpo di stato ma tornano i vecchi nomi

Il primo ministro Abdalla Hamdok, a destra, accanto al generale Abdel Fattah Al-Burhan a Khartoum (Sudan Transitional Sovereign Council via AP)
Il primo ministro Abdalla Hamdok, a destra, accanto al generale Abdel Fattah Al-Burhan a Khartoum (Sudan Transitional Sovereign Council via AP)
  • Nella giornata di domenica 21 novembre, il primo ministro Abdulla Hamdok, fino a sabato agli arresti domiciliari, è tornato libero e ha annunciato un accordo per un «governo tecnocratico».
  • L’intesa, però, siglata con il generale Abdel Fattah al-Burhan, capo dell’esercito e leader dei golpisti, semina più insoddisfazioni che apprezzamenti.
  • Resta da vedere, a questo punto, quali saranno i nuovi bilanciamenti nel potere e quali attori vecchi e nuovi si affacceranno dalle parti del palazzo presidenziale a Khartoum.

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