Il pacchetto di norme recepisce gran parte delle richieste fatte in una nota congiunta dai penalisti insieme alle maggiori procure della repubblica. Il problema riguarda lo svolgimento da remoto delle udienze di dibattimento
- Secondo l’Unione camere penali italiane e le procure di Milano, Roma, Napoli, Palermo e molte altre, il dibattimento deve svolgersi in presenza. L’Anm, invece, chiede che anche quello possa svolgersi da remoto.
- Il sindacato delle toghe chiede «correttivi urgenti» al decreto legge che contiene le nuove norme altrimenti, «al ritmo degli attuali contagi tra gli operatori del settore», si rischia «un nuovo blocco totale della giustizia penale».
- Il presidente dei penalisti, Giandomenico Caiazza: ««Anche nell’emergenza va posto un limite per consentire il corretto svolgimento della funzione giurisdizionale».
La pace nel settore giustizia è durata appena 48 ore. Il tempo per il guardasigilli Alfonso Bonafede di dirsi soddisfatto per l’approvazione, nel decreto legge Ristori, delle nuove previsioni in materia di gestione dei tribunali durante la pandemia. L’Associazione nazionale magistrati, infatti, ha definito le norme «inadeguate» e attaccato frontalmente proprio il ministero, accusandolo di dimostrare «una visione disattenta e parziale» nel prevedere che le udienze penali istruttorie e finali di



