Le mance di Tajani: i soldi dei borghi vanno al Foro Italico

Potrebbe essere un indovinello: cosa collega i piccoli borghi con i campioni del tennis? La risposta sembra difficile. Ma, grazie al ministero degli Esteri di Antonio Tajani, c’è la soluzione esiste: lo stanziamento di 20 milioni di euro (sui 55 milioni necessari in totale), a disposizione della Farnesina e destinato al progetto Turismo delle radici per rilanciare le località più rurali, finirà nelle casse di Sport e Salute per la riqualificazione e il completamento del centrale del tennis, al Foro italico. Proprio a pochi metri dalla sede della società pubblica presieduta da Marco Mezzaroma, amico di vecchia data della presidente del Consiglio Giorgia Meloni, e guidata operativamente dall’amministratore Diego Nepi Molineris. Ma non solo. Tajani, che nella manovra deve ingoiare bocconi indigesti come l’aumento dell’aliquota sugli affitti brevi portando a casa poco o niente, si dimostra molto munifico – attraverso il ministero – nei confronti degli enti che conducono a consulenti personali del ministro o direttamente a deputati di Forza Italia. Accomunati, alcuni casi, da un destino: la ricerca di risultati da sbandierare sul territorio. Soprattutto nelle regioni dove si sta per votare, come Puglia e Campania. Sport, salute e pioggia di soldi: già spesi 4,5 milioni in consulenze Tesoretto di 200 milioni La Farnesina è infatti titolare del tesoretto di 200 milioni di euro assegnati dal Cipess al Turismo delle radici. Ufficialmente l’iniziativa deve valorizzare le piccole realtà per farle poi riscoprire agli emigrati, o ai loro discendenti, che vogliono ritrovare i luoghi natii, usando il volano dei fondi di coesione. Allora chi vorrà rivivere i ricordi dei propri avi potrà andare al centrale del tennis la sfida agli Internazionali tra Jannik Sinner e Carlos Alcaraz. Sinner e la figura del coach-padre. Il futuro di Darren Cahill è «nelle sue mani» Da qui i 20 milioni di euro a Sport e Salute, società che gestisce la struttura. È scritto nell’accordo firmato proprio dalla premier Meloni e da Tajani. Lo scopo, secondo quanto spiegano a Domani, sarà quello di rendere il campo un centro polifunzionale. Tutto meritorio. Stride, però, lo strumento individuato, i fondi per il turismo dei borghi per un maxi-progetto urbano. L’operazione rientra nella riallocazione dell’accordo sui Fondi per coesione (Fsc), che devono essere ripartite su varie categorie: energia, ambiente, riqualificazione urbana, sociale e anche lo sport. I fondi sono arrivati anche a iniziative caldeggiate dall’inner circle di Tajani, i fedelissimi che sono al fianco del vicepremier a palazzo Chigi. Ne sa qualcosa Roberto Incocciati, ex calciatore, nominato alla presidenza (dopo essere stato commissario) del parco regionale dei monti Ausoni e lago di Fondi. I fondi europei per dialetti, sagre e balletti: Meloni fa un regalo di 200 milioni a Tajani Lo stesso ente ha ottenuto 20 milioni di euro per sei diversi progetti. In questo caso ci sarebbe poco da eccepire: si tratta della valorizzazione delle realtà locali che collima con il senso del turismo delle radici. Solo che, Incocciati oltre a guidare l’ente (su nomina del presidente della regione Lazio, Francesco Rocca) è anche dirigente di Forza Italia e, soprattutto, e già consulente di Tajani a palazzo Chigi su sport e giovani per un compenso di 30mila euro annui. Per un singolare intreccio di destini, poi, Incocciati è – almeno fino a dicembre – pure consulente di Sport e Salute per 18mila euro. L’ex calciatore, folgorato sulla via del berlusconismo, non è l’unico fedelissimo di Tajani beneficiario di risorse elargite dalla Farnesina. Molte sono destinate alla provincia di Avellino, per la gioia del ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, che presenzierà con Tajani, sabato, alla firma ufficiale, a favore di telecamera, delle varie convenzioni. Caso Trentini: da Villalobos a Tajani, quel rapporto difficile tra l’Italia e Maduro Il vero vincitore è Carmine De Angelis, sindaco del piccolo comune irpino Chiusano San Domenico. Ha portato a casa la bellezza di 27,5 milioni di euro, che serviranno a finanziare il “cammino di Guglielmo”, percorso per pellegrini. Un progetto che è quantomeno in odore di conflitto di interessi: De Angelis è probabilmente il principale ideatore, nel ruolo di sindaco del comune irpino, dell’iniziativa. Altri 13 milioni di euro andranno per lo snodo ferroviario. Fondi pugliesi Ma il Turismo delle radici è diventato anche la cassaforte per strutture sportive minori, che fanno brindare il deputato e coordinatore regionale in Puglia di Forza Italia, Mauro D’Attis, e l’altro deputato Andrea Caroppo. Ancora una volta il soggetto attuatore sarà Sport e Salute, ma il beneficiario dei 37 milioni di euro del ministero sarà il comune di Brindisi, che potrà così riqualificare e potenziare il polo sportivo Masseriola. Puglia, le candidature che imbarazzano Lega e Fratelli d’Italia: le inchieste sui portatori di voti D’Attis ha presenziato alla conferenza stampa di presentazione, mettendoci il cappello, insieme al sindaco della città, Giuseppe Marchionna, a capo di una giunta di centrodestra. Resta da capire se arriveranno frotte di emigrati per visitare il complesso sportivo, di certo Forza Italia può rivendere l’iniziativa nella campagna elettorale per le regionali. Altri 15 milioni di euro andranno al comune di Ginosa, in provincia di Taranto, per la costruzione di un palazzetto dello sport, di una piscina coperta a Marina di Ginosa e per la riqualificazione dello stadio a Ginosa. Infine, 18 milioni di euro sono finiti al comune di Santa Cesarea, nel Salento, per il polo termale sportivo. I parlamentari pugliesi di Forza Italia hanno fatto grande battage. In assenza di una manovra generosa con i territori, Tajani con la sua Farnesina ha usato il bancomat delle radici. Dai taxi al Ponte, Salvini fa flop: la manovra è l’ultima spiaggia