Eredità alla compagna e al fedelissimo Dell’Utri. «Per il bene che gli ho voluto e per quello che loro hanno voluto a me», si legge in una lettera scritta da Silvio Berlusconi
A meno di un mese dalla morte di Silvio Berlusconi si scoprono i dettagli del testamento lasciato in eredità ai suoi cari. Il documento è stato aperto nel pomeriggio del 5 luglio dal notaio di famiglia Arrigo Roveda alla presenza anche dei legali dei figli dell’ex presidente del Consiglio.
«Marina, Pier Silvio, Barbara, Eleonora e Luigi Berlusconi, ricevuta lettura delle volontà testamentarie del padre Silvio Berlusconi, informano che da esse risulta che nessun soggetto deterrà il controllo solitario indiretto su Fininvest SpA, precedentemente esercitato dal padre stesso», si legge in una nota, in cui si precisa anche che nelle prossime ore il notaio provvederà agli adempimenti di legge.
Fininvest
Secondo quanto riporta l’Ansa, che ha visionato il documento in esclusiva, Pier Silvio e Marina Berlusconi ottengono la maggioranza di Fininvest. Avendo ricevuto l’intera quota disponibile, i due figli di primo letto di Berlusconi raggiungono insieme il 53 per cento del gruppo con quote paritarie.
Fascina e Dell’Utri
Alla sua ultima compagna, la deputata Marta Fascina, va un legato di 100 milioni mentre a Marcello Dell'Utri uno di 30 milioni. «Per il bene che gli ho voluto e per quello che loro hanno voluto a me», si legge in una frase rivolta ai figli contenuta nel testo. «Grazie, tanto amore a tutti voi, il vostro papà».
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