Il sindaco di Verona

Intervista a Damiano Tommasi: «Nessuno ha capito perché Draghi è caduto»

LaPresse
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  • «Quello che è successo a Verona ha dimostrato che se stiamo insieme possiamo amministrare la città. La nostra maggioranza regge comunque. La preoccupazione però è per il paese».
  • «Noi enti locali abbiamo già le nostre difficoltà con la tempistica imposta dal Pnrr, qualsiasi inciampo rischia di farci perdere la possibilità di farci utilizzare questi fondi».
  • «Non può non esserci una forza progressista. E chi ha perso tanti pezzi per strada deve aver perso l’autenticità dei suoi valori»

Il soprannome “anima candida” depista: Damiano Tommasi ha un aspetto mite, il capello riccio anni Novanta che fa subito figurina Panini. Ma è un politico accorto, il Vangelo direbbe astuto come serpente e candido come colomba. Come quando dice che tifa Hellas Verona «come un ragazzino, senza neanche guardare la tecnica» e invece la sua As Roma come «un professionista».  E così spiega che non può dare consigli ai leader nazionali dell’ex campo progressista anche se lui, nella Verona di cui è s

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