- Con la scusa di spegnere le centrali a carbone, il governo ha deciso di velocizzare la costruzione di opere legate al metano e al petrolio nel decreto Semplificazioni.
- La lista delle categorie di opere che saranno velocizzate è diventata pubblica solo con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale il 31 maggio. L’Italia dovrebbe uscire dal carbone entro il 2025, ma, avverte Terna servono impianti sostitutivi. Cingolani ha detto: «Il primo salto carbone-gas già ci dà una mano».
- Il decreto che ha istituito il ministero della Transizione il primo marzo scorso ha dato vita anche a un omonimo comitato, voluto fortemente Draghi. Entro tre mesi avrebbe dovuto varare il Piano per la transizione ecologica strettamente collegato al Piano di ripresa, ma i lavori non sono nemmeno partiti.
Il metano ti dà una mano diceva uno spot Eni-Snam degli anni Ottanta. Con la scusa di spegnere le centrali a carbone, il governo ha deciso di velocizzare la costruzione di opere legate al metano e al petrolio, mentre perde tempo sul Piano per la transizione ecologica. Il 31 maggio è stata una data cruciale per due motivi: il Comitato interministeriale per la transizione ecologica (Cite) doveva presentare l’omonimo piano per abbattere le emissioni e migliorare la qualità dell'aria ma non lo ha f



