Dalla legge elettorale alla riforma del voto ai diciottenni per il Senato, Italia viva può dire no a tutto anche a costo di irritare il Pd perché è indispensabile per la tenuta del governo Conte
- I presupposti che giustificano la tattica sono due: è vero che senza Italia viva il governo non ha i numeri, ma anche che il partito di Matteo Renzi non sarà mai più così determinante come lo è ora.
- Per questo, i renziani puntano a capitalizzare il loro ruolo in termini di nomine, sia locali che nazionali, facendo leva sul fatto che tutti gli accordi di governo devono passare per il loro sì.
- L’obiettivo sarebbe il rimpasto di governo: Renzi punterebbe ad ottenere per Iv il ministero della Difesa, dal quale gestire i 25 miliardi previsti dal Recovery fund e la partita sulla cybersecurity.
Italia viva fa con il Partito democratico il gioco del gatto con il topo, finché può. Lo ha fatto con la legge elettorale, lo ha ripetuto con la norma per abbassare l’elettorato passivo al Senato: prima dà un mezzo via libera al testo, poi non lo vota. Infine un dirigente chiosa: «Vedete che senza di noi non ci sono i numeri in parlamento?». Lo ha detto Maria Elena Boschi, lo ha ribadito Ettore Rosato. I presupposti che giustificano questa tattica sono due: è vero che senza Italia viva il go



