La Cisl si dissocia

La piazza pacifista è contro Putin ma anche contro le armi agli ucraini

LAPRESSE
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  • In 50mila, dicono gli organizzatori, tantissimi giovani, tutti contro gli aiuti militari dall’Italia: «Con la mitraglietta in guerra ci vada Letta». Non si canta Bella Ciao, la diffidenza per la Nato prevale sul mito della Resistenza armata.
  • Landini alla piazza: «La guerra  si ferma inviando in Ucraina l’Onu. È il momento delle trattative diplomatiche e del disarmo». E l’Anpi: «La Russia può interpretare l’invio di materiale bellico all’Ucraina come un atto di belligeranza dell’Italia. Non aiutiamo così il popolo ucraino».
  • In piazza c’è Provenzano, il vicesegretario del Pd. Il quale a sua volta viene sfottuto dai pacifisti.

In una piazza si vede innanzitutto chi c’è e ieri nella capitale, nello sterminato corteo «Europe for peace» – spesso si trovava scritto anche in ucraino e russo – c’erano soprattutto tanti ragazzi e ragazze, da scuole, associazioni, reti, centri sociali, un corteo nel corteo, se quello principale ha in testa la Cgil con un enorme arcobaleno «Solo la pace» loro chiedono di «disertare la guerra», e non si sentono per niente sicuri sotto l’ombrello atlantico. Sono ragazzi «né né», «né con Putin

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