Il disegno di legge, approvato in consiglio dei ministri due mesi fa, non ha ancora iniziato l’iter in parlamento. La destra conferma la generale ostilità alla rimozione dei vincoli del mercato. Come testimoniano i casi di tassisti e balneari.
- Il disegno di legge del ministro Urso era stato approvato in consiglio dei ministri due mesi fa con una serie di difficoltà, legate ai bandi di gara degli spazi per gli ambulanti.
- L’iter in parlamento non è ancora iniziato: la trasmissione dell’atto va a rilento, confermando la disattenzione del governo sulla materia. E con l’ingorgo di decreti da convertire, il via libera si allontana.
- Il provvedimento era comunque molto timido in materia di liberalizzazioni, escludendo i punti più delicati come tassisti e balneari. Ma era una parziale risposta all’Ue per rispettare gli impegni del Pnrr.
La legge sulla concorrenza si è persa nelle nebbie delle diatribe politiche, con il parlamento che attende da mesi di avviare l’esame del testo. Ancora una volta la maggioranza si mostra unita sui palchi delle campagne elettorali, ma nei palazzi istituzionali fa fatica a trovare accordi. Un’altra testimonianza arriva dal ddl Concorrenza, approvato con grandi affanni in consiglio dei ministri, con circa un mese di ritardo sulla tabella di marcia. Per mettere una toppa c’era stata l’indicazione d



