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Una vita intera finisce sotto indagine col sequestro del cellulare

lapresse
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I pm di Pavia hanno copiato la memoria del telefono del leghista Attilio Fontana (che non è indagato). Considerano quello che c’è dentro “cosa pertinente al reato” e non fissano alcun limite all’invasività della ricerca. Gli avvocati sollevano dubbi di costituzionalità

  • La procura di Pavia ha disposto il sequestro e la copia della memoria del cellulare di Fontana, anche se non è indagato nel procedimento Diasorin. Si tratta di una “perquisizione presso terzi”. 
  • La copia permette agli inquirenti di avere accesso a tutti i dati contenuti, senza alcun limite temporale di ricerca o perimetro circoscritto a parole chiave. Se si imbattessero in nuove notizie di reato, potrebbero procedere anche per quelle.
  • La difesa farà ricorso al Riesame e solleverà dubbi di costituzionalità: una tale invasione della sfera privata di una persona non indagata viola il diritto alla segretezza delle comunicazioni

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