Luciano Capaldo, vicino al finanziere accusato di estorsione, è indicato dai pm del papa come uomo chiave dello scandalo. Ma la Segreteria di Stato lo ha confermato direttore della società che controlla il palazzo di lusso a Londra. Il cardinale Becciu non è ancora ufficialmente indagato
- Il finanziere Torzi è accusato dal Vaticano di aver estorto 15 milioni di euro. Oggi il suo ex socio in affari, l’architetto Luciano Capaldo, è ancora direttore della London 60, la società inglese che controlla il palazzo dello scandalo
- Per i promotori di Giustizia Capaldo era uno degli uomini chiave dell’affare londinese. Ma la Segreteria di Stato guidata dal cardinale Parolin qualche giorno fa ha firmato con Capaldo un documento finanziario per blindare l’immobile da possibili creditori
- Torzi e Capaldo appaiono proprietario e amministratore di due società inglesi che nel 2018 hanno gestito un’operazione di cartolarizzazione dell’ospedale Fatebenefratelli di Roma. La procura di Roma indaga su una presunta truffa
Il ruolo di Gianluigi Torzi, il finanziere molisano protagonista dello scandalo vaticano, a un anno e mezzo dall'inizio dell'inchiesta dei magistrati di papa Francesco resta oscuro. Così come misteriosi paiono tempi e modi nella sua entrata in scena nell’affaire che ha portato alle dimissioni di Angelo Becciu (risulta che i promotori di Giustizia, nonostante sospettino peculato e corruzione, ad oggi non abbiano ancora indagato il cardinale). È noto che il raider sia accusato di truffa, corruzio
FOTO
LaPresse



