il centrodestra alle amministrative

Verona amara per la Lega, superata da FdI e con il terzo incomodo Tosi

LaPresse
LaPresse

 

  • La città veneta, a lungo roccaforte leghista, arriva al ballottaggio con Federico Sboarina, sindaco uscente e in rincorsa del candidato di centrosinistra. L’ex leghista Tosi (sostenuto da Italia Viva e da Forza Italia) non si sbilancia su chi sosterrà al ballottaggio.

  • Salvini, quindi, potrebbe dover masticare amaro e aprire all’ex leghista cacciato pur di permettere la vittoria al centrodestra e in particolare di un candidato di Fratelli d’Italia. Qui sta la grande incognita su cui il leader leghista si arrovellerà nelle prossime ore.

  • Il sorpasso di Fratelli d’Italia, poi, è un brutto colpo per la Lega. Nel 2017, FdI aveva sfiorato il 3 per cento mentre cinque anni dopo ha superato l’11 per cento. La Lega nel 2017 aveva preso il 9 per cento (pur dovendosela vedere con la lista civica di Tosi che aveva totalizzato il 16,5 per cento), ora invece non è andata oltre il 6 per cento.

Verona, rischia di essere il vero boccone amaro per Matteo Salvini. La roccaforte leghista in Veneto, infatti, andrà al ballottaggio per la prima volta in vent’anni, per di più con il sindaco uscente di centrodestra, Federico Sboarina, in rincorsa del candidato di centrosinistra, Damiano Tommasi. L’esito è incerto, ma Sboarina – candidato da poco iscritto a Fratelli d’Italia – spera sul travaso di almeno una parte dei voti di centrodestra sottrattigli da Flavio Tosi, ex sindaco sceriffo che h

Per continuare a leggere questo articolo