Salvini è andato il 10 febbraio a Tel Aviv chiedendo “l’aereo blu” per l’incontro (molto pubblicizzato) con il premier israeliano Netanyahu. Il guardasigilli era finito al centro di polemiche per l’impiego di voli ministeriali con destinazione la sua città. Ma di recente lo ha rifatto
Il viaggio in Israele era troppo importante per Matteo Salvini. Per l’occasione il leader della Lega e ministro delle Infrastrutture ha fatto lucidare “l’aereo blu”. La photo-opportunity con il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, meritava un volo di stato. Quindi ha inoltrato la richiesta per ottenerlo, visto che la normativa è in effetti stringente. Il governo Monti, con l’ultima riforma, prescrive che bisogna ricorrere a mezzi ordinari laddove esiste «un collegamento aereo o ferroviario di



