Italia

Zaia difende le spiagge del Veneto dalle trivelle, ma l’Eni festeggia in Sicilia

Tiziano Manzoni
Tiziano Manzoni
  • La battaglia tutta interna alla coalizione di destra è appena partita, la maggioranza può trovare un compromesso per non scontrarsi con i sindaci leghisti di Veneto ed Emilia che stanno protestando da giorni, ma restano comunque incerte le stime sulle estrazioni che dovrebbero ripartire per decreto all’interno delle 12 miglia marittime.
  • Zaia lancia l’allarme per le spiagge venete, dalla sua parte il senatore di Fratelli d’Italia, Bartolomeo Amidei, che lavora per spostare la linea delle estrazioni dopo le 9 miglia più a sud.
  • Il Cane a sei zampe è pronto con Argo e Cassiopea. Secondo la relazione illustrativa cinque permessi di ricerca sarebbero adatti nella penisola: quattro sono dell’Eni.

«Vogliamo spostare la linea delle estrazioni dopo le nove miglia più a sud», racconta il senatore di Fratelli d’Italia Bartolomeo Amidei. In questi giorni ha parlato personalmente con il ministro delle Imprese, Adolfo Urso, per intervenire ancora prima che il testo del decreto sblocca trivelle arrivi in parlamento. La partita sul limite delle trivellazioni, racconta, non è chiusa. In prima linea è sceso il presidente del Veneto Luca Zaia. Intanto l’amministratore dell’Eni Claudio Descalzi ribad

Per continuare a leggere questo articolo