Il governatore del Veneto si conferma con oltre il 75 per cento dei consensi. La lista personale travolge quella della Lega sovranista. La resa dei conti per la leadership adesso è inevitabile
- Luca Zaia ha trionfato e la sua lista personale ha il triplo dei voti rispetto alla Lega. Chi lo conosce bene sa però che non si candiderà come nuovo capo politico del partito.
- Zaia incarna un leghismo che per radici sociali e culturali è distante anni luce da quello muscolare e nazionalista del segretario.
- Il trionfo della lista personale è come uno schiaffo nei confronti di quella “ufficiale”, che ha il nome di Salvini nel simbolo. È un segnale del malcontento per le politiche del segretario e per le promesse non mantenute del primo governo Conte.