Messaggi democratici

Zingaretti avverte: «Ho gli sms di chi mi chiedeva alleanze con i 5Stelle»

LaPresse lapresse
LaPresse lapresse

Il sottile ricatto del segretario alla corrente Base riformista e agli amministratori locali è la deriva prodotta da una politica che millanta trasparenza

  • Durante la direzione del Pd, il segretario Nicola Zingaretti parla degli sms «di decine di candidati sinaci e candidati presidenti di Regione che mi sconguravano di stringere alleanze col Movimento».
  • L’obiettivo è quello di attaccare i suoi oppositori interni al partito, usando l’arma dei messaggi personali. Così viene meno il limite tra il pubblico e il privato, inaugurato con la “trasparenza” ostentata con lo streaming dei Cinque stelle.
  • Il metodo ricorda quello dei messaggi di Luca Palamara, in quel caso pubblicati illecitamente, che raccontavano dei meccanismi interni alla magistratura.

L’argine tra pubblico e privato si è definitivamente rotto anche nel Partito democratico. Durante la direzione del partito, il segretario Nicola Zingaretti ha lasciato cadere una dichiarazione: «Conservo nella memoria e nel cellulare gli appelli di decine di candidati sindaci e candidati presidenti di Regione che mi scongiuravano di stringere alleanze con i Cinque stelle». La dichiarazione ambigua ha dei chiari destinatari: i tanti sindaci – Giorgio Gori di Bergamo e Dario Nardella di Firenze

Per continuare a leggere questo articolo