Il futuro di Salvini

Cosa è rimasto della Lega populista, sovranista ed euroscettica

LaPresse
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  • Euroscetticismo, populismo e sovranismo sono stati i tre pilastri su cui Lega e Matteo Salvini hanno vinto le scorse elezioni europee. Nel 2019. Praticamente una epoca storica fa. Ma cosa è rimasto di quel partito?

  • L’euroscetticismo se non scomparso, è stato strumentalmente sopito per dare spazio a una forma di ‘populismo tecnocratico’ tranquillizzante, presentato come a-ideologico poiché espressione di un diffuso senso comune.

  • In altre parole, gli antagonismi che avevano definito il messaggio ideologico leghista della prima fase sono andati rideclinandosi e riaggiornandosi in un immaginario politico più largo.

Euroscetticismo, populismo e sovranismo sono state le tre parole-chiave che fino a qualche tempo fa, almeno nel caso della prima, riassumevano il partito salviniano. E soprattutto, sono stati i tre pilastri su cui Lega e Matteo Salvini hanno vinto le scorse elezioni europee. Nel 2019. Praticamente una epoca storica fa. Ma cosa è rimasto di quel partito? Ha ancora senso identificare la Lega con quella triangolazione? A riguardare alla campagna elettorale per le europee del 2019 emerge infatti

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