- Sotto sanzioni americane con l’accusa di essere “in prima linea nel sistema di corruzione” nel paese, Gebran Bassil vuole fare bene alle elezioni parlamentari per poi puntare alla presidenza.
- A lungo ministro dell’energia, sostiene che se la società pubblica libanese oggi riesce a garantire solo un’ora di elettricità al giorno è a causa di una “cospirazione internazionale”.
- È alleato di Hezbollah ma ora si dice contrario al suo “esercito parallelo” e a come trascina il Libano in guerre di altri paesi, come è stato nel caso di quella siriana. L’intervista con l’uomo più controverso del Libano.
È fra i leader politici più influenti del Libano ma lo hanno bollato “l’uomo più odiato del paese”. Viene invitato al World Economic Forum di Davos ma gli Stati Uniti lo mettono sotto sanzioni. Si dice aperto alla pace con Israele ma il suo movimento è alleato con Hezbollah. Punta a succedere a Michel Aoun, il presidente del Libano nonché suo suocero dopo il matrimonio con la figlia Chantal, ma nel 2019 è diventato il principale bersaglio delle proteste popolari contro la cattiva amministrazion



