l’invasione dell’ucraina continua

La minaccia nucleare di Mosca per fermare le sanzioni e condizionare le trattative

(Manifestazione per la pace a Berlino. Nella foto, l'attivista per il clima\\u00A0Luisa Neubauer. Foto AP)
(Manifestazione per la pace a Berlino. Nella foto, l'attivista per il clima Luisa Neubauer. Foto AP)
  • Lunedì ci sono i colloqui tra Kiev e Mosca. Prima che inizino, sia la Russia e Minsk, che l’occidente, fanno prova di forza. Per Putin significa aumentare la pressione su un ordine internazionale che lui apertamente sfida, per scardinarlo. I moniti sull’uso del nucleare, o i riferimenti alla «Terza guerra mondiale» messi in bocca a Lukashenko, vanno in questa direzione.
  • Ma l’occidente vede le pressioni del Cremlino, il rischio di lasciar fare. Perciò anche l’Ue, fino a poco fa ostaggio di reticenze interne, lascia in dote a Zelensky in vista del negoziato messaggi insolitamente nitidi. L’Europa fa passi inediti. Non si limita a farsi scudo, chiudendo i cieli, né a usare le sanzioni. Per la prima volta compra armi, per Kiev. E apre le porte ai rifugiati con dispositivi di emergenza che finora aveva rifiutato di attivare; anche se il corollario di questa svolta è distinguere tra profughi di serie A e B.
  • Anche l’Italia assume le conseguenze della nuova direzione, e si prepara alle svolte militare ed energetica con un consiglio dei ministri.

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