EQUILIBRI DIPLOMATICI

Il cambio di regime che Putin vuole non si limita a Kiev

(Emmanuel Macron collegato durante il vertice Nato. Foto AP)
(Emmanuel Macron collegato durante il vertice Nato. Foto AP)
  • La diplomazia resta indietro rispetto a Putin, che è già alla fase successiva. Dopo aver innescato l’invasione, ora la Russia punta al cambio di regime in Ucraina. E non importa che Macron continui a telefonare o che il Cremlino parli di trattative: la Russia cerca la resa di una leadership che definisce «banda di tossicodipendenti e nazisti».
  • Le minacce di Putin prendono di mira non solo l’Ucraina: pure Finlandia, Svezia, e più in generale l’ordine di sicurezza in Europa. Ecco perché l’Europa dell’Est si chiude a cerniera, spazio aereo incluso, e la Nato rinforza la sua presenza. 
  • Basta per reagire a Putin? Mentre le espulsioni simboliche della Russia si susseguono, per dare a Putin un senso di isolamento, la realtà è più complessa e gli equilibri più delicati: il caso Swift e il ruolo della Cina lo mostrano bene.

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