- Il 27 febbraio 2015 Boris Nemtsov, uno degli oppositori allora più noti del presidente Vladimir Putin, veniva ucciso da un sicario alle spalle poco distante dal Cremlino.
- L’incontro con Eltsin gli ha consentito di iniziare una lunga carriera politica, contraddistinta da diversi ruoli e responsabilità.
- Ha collaborato con il presidente ucraino, Viktor Juščenko e ha descritto con precisione l’involuzione autoritaria della Russia di Putin.
Il 27 febbraio 2015 Boris Nemtsov, uno degli oppositori allora più noti del presidente Vladimir Putin, veniva ucciso da un sicario alle spalle poco distante dal Cremlino, lungo il ponte di Bolshoy Moskvoretsky. Il giorno prima Nemtsov aveva guidato la marcia dell’opposizione Vesna (“primavera”) per protestare contro le condizioni economiche del paese e contro la guerra in Ucraina. Nato a Sochi il 9 ottobre del 1959, Nemtsov ha assunto diversi incarichi politici, distinguendosi per una concez



