Gli esperti parlano di «healthocide»: è il deliberato annientamento del sistema sanitario. I lanci di aiuti dal cielo non bastano a coprire nemmeno l’1 per cento dei bisogni giornalieri
Sono quasi duecento le persone morte a causa della malnutrizione a Gaza. La metà sono bambini. Lo rivelano i dati aggiornati del ministero della Salute di Gaza: 188 morti di fame. Una conta che aumenta insieme al costo del cibo reperibile: un chilo di cipolle ha superato i venti euro mentre lo stesso quantitativo ma di zucchero sfiora i cento euro. Potersi preparare un pasto è diventato quasi impossibile a Gaza, lo raccontano i civili nelle richieste di aiuto quotidiane che diffondono sui social


