- Edward Blum, classe 1952 da più di trent’anni ha preso di mira personalmente l’affirmative action, mirando a scardinarla totalmente dalla società americana
- Nato in una famiglia progressista, l’attivista legale che vuole superare la “discriminazione positiva”, non è il tipico repubblicano né ha interessi economici nella vicenda
- Incarna bene però l’insofferenza di una parte di elettorato dem a questo sistema correttivo che venne abolito dalla progressista California nel lontano 1996
Ci sono certe imprese che nella storia americana sono partite dall’azione di una singola persona: l’azione più famosa è ovviamente quella iniziata dal rifiuto della signora Rosa Parks di lasciare il posto a un bianco in un autobus segregato a Birmingham, in Alabama, nel 1955. Altre volte invece, l’azione è stata delittuosa, come nel caso di Joe Hinckley, che nel 1981 ferì gravemente il presidente Ronald Reagan con il bislacco scopo di impressionare l’attrice Jodie Foster. Allo stesso modo Edw



