- Un esperimento formativo dell’università di Harvard racconta il passaggio di un’istituzione da “non settaria” a multireligiosa. Ma per promuovere davvero l’uguaglianza occorre riconoscere le ingiustizie del passato.
- Questo lavoro implica una migliore conoscenza di come l’università abbia contribuito a rimuovere i popoli nativi dalla loro terra e si sia resa complice della schiavitù.
- Se le tendenze attuali continueranno, la Harvard divinity school accoglierà sempre più studenti che si auto identificano come non affiliati religiosamente, o come spirituali ma non religiosi, e i cui interessi nelle tradizioni religiose vanno oltre il paradigma delle religioni mondiali convenzionali.
Negli ultimi anni abbiamo osservato tendenze, nei nostri numeri delle ammissioni e in quelli delle grandi organizzazioni come il Pew research center, che mostrano come l’impegno nei confronti della religione stia cambiando. Allo stesso tempo abbiamo visto un crescente numero di studenti che si identificano con “nessuna affiliazione” o come “spiritual, but not religious”, accanto a studenti che hanno ripreso le tradizioni di fede e sono stati emarginati dal mondo dell’accademia, o studenti prove



