Save the Children e due Ong, cioè Norwegian Refugee Council e Care, hanno sospeso le loro operazioni in Afghanistan a seguito della decisione dei Talebani al potere di vietare alle donne di lavorare in Ong internazionali e locali. Le tre organizzazioni hanno fatto sapere che senza il loro staff femminile non possono raggiungere efficacemente bambini, donne e uomini in condizioni di disperato bisogno.

Il divieto delle donne nelle Ong è stato introdotto ieri, 24 dicembre, con la motivazione che le donne non indossavano correttamente il velo islamico. Le tre Ong forniscono servizi di assistenza sanitaria, istruzione, protezione dell'infanzia, nutrizione e sostegno in un contesto di crollo delle condizioni umanitarie.

«Non possiamo lavorare senza»

«Abbiamo rispettato tutte le norme culturali e non possiamo lavorare senza il nostro personale femminile, che è essenziale per accedere alle donne che hanno un disperato bisogno di assistenza», ha dichiarato nella domenica di Natale Neil Turner, responsabile del Norwegian Refugee Council per l'Afghanistan, intervistato da Ap. Ha spiegato che il gruppo ha 468 donne nel suo staff nel paese.

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