Il cooperante da quasi un anno in carcere

Una telefonata a Maduro e i crediti: le carte dell’Italia per liberare Trentini

Caracas è alla disperata ricerca di riconoscimento internazionale. Fonti vicine al governo venezuelano dicono che per vedere il cooperante libero basterebbe una telefonata di Meloni o di Mattarella. E non c’è solo Eni ad avere crediti in sospeso: Webuild, Ghella, Astaldi, Danieli e il San Raffaele del gruppo San Donato

Il 15 novembre sarà passato un anno. Trecentosessantacinque giorni da quando Alberto Trentini è stato arrestato dal regime di Nicolas Maduro. Rinchiuso nel carcere di El Rodeo I, senza avvocato, è stato di fatto sequestrato dal regime come “vendetta” contro l’Italia, che negli ultimi anni non ha agevolato l’estradizione di oppositori che hanno trovato rifugio a Roma, primi tra tutti l’ex viceministro dell’Energia Gerardo Villalobos e l’ex ministro del petrolio Rafael Ramirez, archiviato dalla pr

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