L’attivista Walid Kechida è stato condannato a tre anni di carcere per avere pubblicato sulla pagina facebook Hirak Memes alcune meme satiriche sul presidente algerino, Abdelmadjid Tebboune e sulla religione islamica. Kelchida fa parte del movimento dell’Hirak composto da giovani attivisti che si sono attivati nel febbraio del 2019 contro la candidatura per il quinto mandato consecutivo dell’ex presidente, Abdelaziz Bouteflika. Le proteste del movimento giovanile avevano portato alla fine del potere di Bouteflika nell’aprile del 2019.

Le promesse tradite

Le richieste dell’Hirak sono però più ampie della semplice fine del governo Bouteflika. I giovani attivisti hanno negli ultimi due anni sfidato l’élite algerina chiedendo l’introduzione di riforme demicratica e una maggiore laicizzazione del paese. Il movimento si è caratterizzato per la sua collegialità e l’assenza di un vero leader. Si tratta di un elemento simile alle proteste di Hong Kong. Per cercare di venire incontro alle istanze dell’Hirak, l’attuale presidente Tebboune ha approvato nel novembre scorso una nuova costituzione che prevede tra l’altro il limite di due mandati per candidarsi come presidente della nazione e l’istituzione di un corpo speciale contro la corruzione. La proposta presente dal governo con lo slogan «per una nuova Algeria», non ha però trovato il consenso dell’Hirak che hanno invitato gl algerini ad astenersi alle consultazioni. La condanna di Kechida è una dimostrazione che dopo gli iniziali rilasci di alcuni storici attivisti membri del movimento di protesta, il governo di Tebboune deve ancora fare molta strada per riuscire a scrollarsi di dosso il ventennio autoritario di Bouteflika. 

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