dalla grecia ai balcani

Altro che mediatore. Erdogan all’assalto dei punti deboli d’Europa

(Il presidente turco durante il tour nei Balcani. Foto AP)
(Il presidente turco durante il tour nei Balcani. Foto AP)
  • «L’Occidente dovrebbe smetterla con la sua politica provocatoria», dice il presidente turco, che è il provocatore per eccellenza. In questi giorni Recep Tayyp Erdogan provoca su più fronti, e sono tutti fronti chiave per l’Europa.
  • Provoca la Grecia, paese membro dell’Unione. Prende spazio nei Balcani, focolaio potenziale di conflitti. Chiarisce qual è il suo vero ruolo nello scacchiere ucraino, quando dice che l’Europa «raccoglie quel che ha seminato». Anche se giustifica i suoi movimenti sotto la veste di «mediatore» dei conflitti, in realtà Erdogan persegue in modo spregiudicato le proprie mire.
  • Eppure l’Europa intrattiene relazioni, stringe cooperazioni, versa soldi all’autocrate turco. Ripete la stessa strategia indulgente già adottata in precedenza con Vladimir Putin, e rivelatasi poi un disastro.

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