- Da agosto Lukashenko spinge migliaia di iracheni e siriani verso le frontiere esterne dell’Ue come strumento di ricatto contro le sanzioni al suo regime. Polonia e Lituania temono l’escalation, mentre decine di migranti muoiono di ipotermia nei boschi e i trafficanti lucrano sulla tratta.
- Bruxelles ha fermato il flusso dall’Iraq, ma Minsk ha inaugurato nuove rotte da Damasco, compresi i palestinesi, e nessuno sa chi salga veramente su quegli aerei.
- Il rischio infiltrazioni terroristiche si mescola a quello di agenti illegali russi, la Polonia ha già arrestato una talpa.
Bielorussia, il ricatto di Lukashenko all’Ue con i migranti arabi
08 novembre 2021 • 16:16Aggiornato, 08 novembre 2021 • 16:17