- Nella giornata in cui mezzo Brasile è rimasto paralizzato a causa dei blocchi stradali dei suoi fedelissimi camionisti ha esordito sostenendo che «i movimenti popolari sono frutto dell'indignazione e del sentimento di ingiustizia per come si è svolto il processo elettorale».
- Ha proseguito senza ammettere la sconfitta, non ha mai nominato l'avversario Lula e lamentandosi di aver affrontato «tutto un sistema contro».
- Fuggito in tutta fretta dalle domande, è toccato al suo braccio destro Ciro Nogueira ammettere che la transizione verso il nuovo governo Lula è già cominciata, e spiegato l'iter.
Bolsonaro è sconfitto ma non si possono dimenticare i danni che ha fatto
02 novembre 2022 • 07:28Aggiornato, 02 novembre 2022 • 07:33