L’esercito russo ha bombardato un quartiere residenziale di Kherson, la città dell’Ucraina del Sud riconquistata dalle truppe ucraine a novembre. Una persona è rimasta uccisa e sono rimasti feriti lievemente anche un giornalista italiano. L’attacco ha dannaggiato un gasdotto e le linee elettriche.

Il tenente Dmytro Pletenchuk ha spiegato a un’emittente televisiva che Kherson è sotto il fuoco costante dei russi, «le truppe nemiche stanno bombardando con mortai e carri armati dalla riva sinistra del fiume Dnipro».

«Attacco intenzionale»

(AP Photo/Evgeniy Maloletka, File)

Il giornalista italiano Claudio Locatelli ha raccontato sulla sua pagina Facebook di essere rimasto ferito in un «attacco intenzionale» a «L'esplosione che vedete ha danneggiato l'auto, siamo rimasti bloccati sotto tiro prima di riuscire a metterci in salvo, ho perso sangue ma la ferita à lieve. Avessi aperto la porta sarei senza una gamba o peggio» ha riferito Locatelli che era in auto con un altro giornalista italiano Niccolò Celesti.

L’auto aveva la sigla “press” che segnalava la presenza di giornalisti. Per questo secondo Locatelli l’attacco è stato intenzionale. «Sparare sulla stampa non ha scuse», è la conclusione del post su Facebook.
 

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