A metà mandato, il ritardo sulle forniture e lo scontro ideologico con la Cina aggravano una situazione sanitaria sulla quale il governo ha già perso il controllo
- I risultati della più estrema linea negazionista al mondo sono evidenti. Oltre 215.000 morti e nessun segnale di rallentamento del contagio. Tragedie di risonanza mondiale, come la crisi dell'ossigeno a Manaus.
- Con una popolazione di oltre 200 milioni di abitanti, il Brasile ha garantite al momento soltanto poche milioni di fialette, che non coprono nemmeno i due terzi della prima dose del gruppo prioritario.
- La soluzione impeachment non è più esclusiva dell'opposizione. Se dovesse continuare la crisi dei vaccini, e fermarsi del tutto il processo di acquisto e produzione, la miccia sarebbe pronta.
RIO DE JANEIRO. Caduto l'amico Trump, in un Brasile travolto dalla pandemia e nessuna speranza di uscirne presto, la domanda è se sia arrivata l'ora dell'impeachment per il presidente Jair Bolsonaro. Una questione in verità aperta da tempo per il leader di estrema destra – oggi a metà del mandato di quattro anni – ma che si è scontrata finora con un fatto inequivocabile: la sua popolarità, pur oscillante, è sempre stata troppo alta per un processo politico incerto come la messa in stato di accu



