Il ritrovamento di una fossa comune ha sconvolto il Canada. I resti di 215 bambini sono stati ritrovati nei pressi di una ex scuola cattolica, la Kamloops Indian residential Schoola nella British Columbia. Secondo una prima analisi dei corpi alcuni di loro avevano appena tre anni.

Ad annunciare il ritrovamento è stato Rosanne Casimir, capo della Tk’emlups te Secwepemc First Nation, in una dichiarazione riportata dalla stampa canadese. «Per quanto ne sappiamo, questi bambini scomparsi sono morti senza documenti. Alcuni avevano appena tre anni. Abbiamo cercato un modo per portare alla luce tutto questo con il più profondo rispetto e amore per quei bambini perduti e le loro famiglie, anche perché Tk'emlúps te Secwépemc è l’ultima dimora di questi bambini», ha detto Casimir.

La notizia del ritrovamento «mi spezza il cuore: è un doloroso ricordo di quel capitolo oscuro e vergognoso della storia del nostro paese», ha detto il primo ministro Justin Trudeau in un tweet facendo riferimeno alle politiche coloniali contro le tribù indigene.

La scuola

La Kamloops Indian Residential School era la più grande scuola residenziale canadese dove i bambini indigeni, spesso strappati alle famiglie d’origine, venivano portati per essere “rieducati”: aperta nel 1890, arrivò a ospitare fino a 500 studenti negli anni Cinquanta.

La scuola di Kamloops ha operato fino al 1969. Il governo federale ha rilevato la struttura dalla Chiesa Cattolica per convertirla come scuola normale diurna fino alla chiusura avvenuta nel 1978.

La Commissione per la Verità e la Riconciliazione ha pubblicato il suo rapporto finale sulle scuole residenziali più di cinque anni fa. Il resoconto di quasi 4mila pagine dettaglia i duri maltrattamenti inflitti ai bambini indigeni nelle istituzioni, dove almeno 3.200 bambini sono morti tra gli abusi e l’abbandono.

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