- Un anno fa, dopo cinque mesi dal tentativo di avvelenamento Navalnyj torna in Russia e viene arrestato all’aeroporto di Mosca.
- A oggi, Navalnyj non è più considerato un «detenuto incline alla fuga», ma è indagato come fondatore di un gruppo estremista con il rischio di aggiungere altri dieci anni di detenzione.
- Nella pubblicistica occidentale Navalnyj è un «eroe nazionale», ma la verità è che i russi lo hanno già dimenticato. E il Cremlino procede nella sua strada verso le presidenziali del 2024.
17 gennaio 2021. Dopo cinque mesi dal tentativo di avvelenamento con l’agente nervino Novychok, Aleksej Navalnyj torna in Russia e scrive nei suoi canali social: «Oggi è il mio giorno migliore. Non ho paura perché sono dalla parte della ragione». Il «paziente berlinese», come lo ha etichettato il presidente Vladimir Putin, è pronto a sfidare il potere del Cremlino, sfruttando i mezzi che sa utilizzare con efficacia e a cui deve la sua popolarità: i social. Nei media internazionali si diff



