Centoquattro giornalisti di 43 testate internazionali hanno intervistato 105 vittime del partito comunista cinese. In Italia la storia di Teacher Li, ricercato da Pechino: ha ottenuto asilo, ma deve continuare a vivere nascosto
Dove risieda esattamente è un mistero. Prima stava in un appartamento a Milano, lo aveva scritto il Washington Post ormai tre anni fa. L’aveva intervistato perché era diventato un attivista, un paladino della libertà di pensiero, parola e protesta. Così si erano messi sulle sue tracce. E l'avevano trovato. Controllato. Minacciato. Spaventato. A quel punto aveva chiesto aiuto alla Questura. «Sono stati disponibili. Mi hanno aiutato. Ma alla fine mi hanno consigliato di cambiare casa». L’attivista



