Elezioni in Cile

La bomba sociale esplosa in Cile lo ha portato verso la svolta radicale

  • Si sceglie un nuovo presidente: Il bipolarismo tradizionale e moderato degli ultimi 30 anni di democrazia verrà spazzato via come effetto a distanza dell’esplosione sociale di due anni fa
  • Secondo gli ultimi sondaggi andranno al ballottaggio il conservatore nostalgico Kast e il 35enne Gabriel Boric, appoggiato dai comunisti. Due visioni opposte per far ripartire il Cile
  • Boric promette che il Cile “culla del neoliberalismo, sarà anche la sua tomba” e vuole lavorare in sintonia con l’assemblea costituente richiesta a gran voce dagli elettori per rompere con il passato

Un conservatore nostalgico della dittatura contro un ex leader della protesta giovanile di sinistra. Nemmeno il Cile – da trent’anni esempio di pragmatismo e moderazione, dentro e fuori l’America Latina – sfugge al karma politico dei nostri tempi: al momento di andare alle urne, o rispondere a un sondaggio, è sempre alta la possibilità che si scelgano profili radicali con tendenza al populismo. Addio vecchia corsa a conquistare il centro moderato, quindi. Il 21 novembre il Cile andrà al voto

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