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Energia e sicurezza, così la Cina si prende l’Asia centrale

  • Mentre nel fine settimana a Hiroshima il G7 faticherà a trovare un accordo su misure contro la “coercizione” economica cinese invocate dagli Stati Uniti, a Xi’an sarà inaugurata ufficialmente una “nuova era di cooperazione” tra la Cina e un’Asia centrale.
  • I cinque paesi ex sovietici, rimasti nella sfera d’influenza di Mosca dopo il crollo dell’Urss, temono che, prima o poi, potrebbero essere costretti a fare i conti con l’imperialismo di Vladimir Putin.
  • Sull’Asia centrale la Cina ha ha scommesso dal lontano 2013, quando dalla capitale kazaka Nur-Sultan Xi Jinping annunciò la nascita della Bri, la nuova via della Seta.

A ospitare il primo vertice tra la Cina e le cinque repubbliche dell’Asia centrale sarà Xi’an, la città da cui nel 138 a.C. il leggendario inviato dell’imperatore Wu, Zhang Qian, partì per stabilire relazioni diplomatiche e commerciali con quelli che allora erano i “territori occidentali”, governati da tribù nomadi. Nella porta orientale dell’antica via della Seta, capitale di dieci dinastie, Xi Jinping riceverà oggi e domani i capi di stato di Kazakistan, Uzbekistan, Turkmenistan, Kirghizistan

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