Il dilemma per l’Occidente: come reagire?

Perché in Cina la crescita non sta portando più libertà e democrazia

  • In Cina la crescita economica rimane robusta e innovativa. Altrettanto evidente è che il regime non sta aumentando la libertà e la democrazia in quel paese, anzi. 
  • La fase attuale della crescita cinese potrebbe vedersi come alimentata da una proiezione imperialista, con una crescita che si accompagna alla repressione illiberale e alla forzatura politica delle esportazioni e degli investimenti all’estero.
  • Se così fosse per le altre potenze geopolitiche si porrebbe il dilemma se rispondere colpo su colpo o insistere nel proporre un mondo libero e aperto e una concorrenza che non sia a somma zero.

C’è evidenza che in Cina la crescita economica rimane robusta e innovativa. Nel 2019 sfiorava il 6 per cento all’anno, più di tre volte e mezza quella media dei Paesi avanzati e quasi il doppio di quella degli altri Paesi in via di sviluppo; fra 5 anni il Fmi la prevede al 5 per cento, più del triplo dei Paesi avanzati. I progressi della tecnologia cinese sono notoriamente sorprendenti. Altrettanto evidente è che il regime non sta aumentando la libertà e la democrazia in quel Paese, anzi.   N

Per continuare a leggere questo articolo