- Pechino prova a rilanciare la crescita e l’innovazione grazie a un governo di tecnocrati fedelissimi del presidente.
- Oltre a esprimere pareri e scrivere leggi, nelle prossime due settimane la Cpcpc e l’Anp, con i loro oltre 5.000 delegati che affolleranno la Grande sala del popolo. Concluderanno il rinnovamento della leadership iniziato nell’ottobre scorso, assegnando ruoli di governo a decine di funzionari promossi dal XX congresso.
- Tra i più importanti quello di premier, che, salvo clamorose sorprese, sarà attribuito a Li Qiang (numero due della nomenklatura comunista).
«La Cina è in un momento del suo sviluppo in cui le opportunità strategiche, i rischi e le sfide sono concomitanti e aumentano le incertezze e i fattori imprevisti, e deve quindi essere pronta a resistere a forti venti, acque agitate e persino tempeste pericolose». Così il documento approvato dal secondo plenum del XX comitato centrale che ha preparato le liănghuì, le “due sessioni”, della Conferenza politica consultiva del popolo cinese (Cpcpc) e dell’Assemblea nazionale del popolo (Anp), che



