Nella sua prima settimana intera da presidente americano, Joe Biden ha firmato una serie di provvedimenti volti a cancellare alcune leggi decise dalla precedente amministrazione guidata da Donald Trump. In particolare, Biden ha rimosso il divieto di entrare nell’esercito per le persone transgender e la norma che bloccava la possibilità per le fondazioni estere che promuovono il diritto all’aborto di ricevere fondi governativi.

La lotta alla pandemia

Nel segnare la sua differente visione dal governo repubblicano, Biden ha nuovamente inserito le restrizioni anti Covid per i viaggiatori provenienti dall’area Schengen, Regno Unito, Irlanda e Sud Africa. Si tratta di una mossa già anticipata dal presidente americano che aveva detto di ritenere la lotta alla pandemia una priorità assoluta per la sua amministrazione. Il democratico aveva già reso obbligatorio l’uso della mascherina nelle strutture pubbliche dicendo di volere combattere la campagna minimizzatrice che aveva finora contraddistinto il governo di Trump

Più Made in Usa, meno emissioni

Sul fronte economico, il presidente americano ha firmato un provvedimento che mira a fare aumentare l’acquisto di prodotti Made in Usa da parte delle istituzioni statali. Biden ha inoltre approvato una norma che rende la lotta al cambiamento climatico «un elemento essenziale» della politica governativa sia all’estero sia all’interno del paese. La legge è il primo passo per arrivare a un nuovo obiettivo nel taglio di emissioni inquinanti che sarà annunciato il 22 aprile.

Pace con la Russia, ma l’Iran resta ostile

In politica estera, Biden ha accettato di prolungare l’accordo sulla riduzione degli armamenti nucleari con la Russia noto come New START. L’ok definitivo del governo americano è atteso entro il 5 febbraio. Rimangono invece tese le relazioni con l’Iran che ha rifiutato la proposta d Biden che chiedeva a Teheran di fermare la sua corsa all’arricchimento dell’uranio per rientrare negli accordi sul nucleare del 2015. Il ministro degli Esteri iraniano ha detto che il suo paese non fermerà il suo programma nucleare fino a quando gli Stati Uniti non elimineranno le sanzioni imposte nel 2018.

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