- Sono elezioni presidenziali, cioè per il rinnovo del capo del governo iraniano per i prossimi quattro anni, ma in realtà sono le prove generali per la successione della guida suprema, Ali Khamenei, 82 anni. È stato escluso ogni candidato realmente alternativo a Ebrahim Raisi, prescelto dalla stessa guida suprema.
- All’opposizione di Rouhani non resta che il boicottaggio sostenuto da campagne social con l’hashtag #NoToIslamicRepublic, sperando in una bassa affluenza o in un ripensamento dell’ultima ora di Khamenei per far rientrare in extremis i candidati riformisti finora esclusi.
- Secondo molti osservatori, la partecipazione della popolazione che potrebbe precipitare al 30 per cento.
Quella che i conservatori hanno vinto ieri, sono elezioni presidenziali, cioè per il rinnovo del capo del governo dell’Iran per i prossimi quattro anni, ma in realtà sono le prove generali per la successione della guida suprema, Ali Khamenei, 82 anni, mentre i falchi serrano le fila escludendo con un colpo di mano simile a un colpo di stato ogni candidato alternativo a Ebrahim Raisi, il candidato prescelto dalla stessa guida suprema. Mossa molto azzardata ma decisa a tavolino anche a costo di f



