Il leader della Corea del Nord ha aperto il congresso del Partito dei lavoratori dicendo esplicitamente che il paese non è riuscito a raggiungere negli ultimi cinque anni gli obiettivi economici fissati in precedenza. Si tratta di una dichiarazione di fallimento economico senza precedenti nella storia del regime nordcoreano che da oltre 70 anni guida il paese in una dittatura dinastica iniziata dal nonno di Kim, Kim Il-sung morto nel 1994. Al potere dal 2011, anno della morte del padre, Kim Jong-un ha detto di ritenere gli ultimi cinque anni «i peggiori dei peggiori» e «senza precedenti». A Capodanno per ravvivare i suoi cittadini, il leader del paese aveva inviato loro un bigliettino di auguri per ringraziarli degli sforzi degli ultimi mesi.

Il Covid e Kim

La Corea del Nord è uno dei pochissimi paesi al mondo a dichiarare di non avere mai registrato un caso di Covid-19 sul proprio territorio nazionale. Molti analisti accusano però il regime di Kim di mentire sul dato e di non volere riportare la verità per paura di mostrarsi in difficoltà anche sull’aspetto sanitario. Le autorità di Pyongyang hanno approvato una serie di misure severissime per evitare l’ingresso del virus nel paese e sono arrivate a giustiziare un ufficiale per avere trasportato alcune merci senza rispettare le norme anti contagio.

Sempre più isolata

A far tremare le fondamenta del sistema nordcoreano sono però le difficoltà economiche dovute alla riduzione fino al minimo storico degli scambi commerciali con la Cina, storica e pressocché ormai unica alleata del regime di Pyongyang. Pechino sembra infatti sempre più stanca di dovere mantenere un residuo della vecchia guerra fredda pre caduta del Muro come la Corea del Nord. Il regime di Kim è infatti utile per la Cina per evitare la riunificazione delle due Coree, ma ha causato nel corso degli anni diversi problemi alla stabilità geopolitica mondiale a causa dei suoi scontri con gli Stati Uniti sul nucleare. Se infatti la crisi avvenuta tra il 2017 e il 2018 tra Kim e il presidente americano, Donald Trump, non ha avuto le conseguenze devastanti di una guerra nucleare, ha comunque contribuito all’isolamento economico di un paese fortezza sempre più relegato ai margini degli equilibri geo-economici. Di fronte a queste difficoltà, la Corea del Nord ha ancora risposto con i muscoli, inscenando l’ennesima grande parata militare. La domanda è fino a quando il paese potrà reggersi solo su una forza militare sempre più fuori tempo.

© Riproduzione riservata