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Così quell’antisociale di Putin controlla i social in Russia

Opposition supporter waves a Facebook flag during a protest at the Red Square in Moscow, Sunday, April 8, 2012. Opposition activists called for supporters to walk around Red Square on Sunday wearing the white ribbons that have become a symbol of the protest movement against Prime Minister Vladimir Putin. Putin will begin serving a third presidential term in May. (AP Photo/Sergey Ponomarev)
Opposition supporter waves a Facebook flag during a protest at the Red Square in Moscow, Sunday, April 8, 2012. Opposition activists called for supporters to walk around Red Square on Sunday wearing the white ribbons that have become a symbol of the protest movement against Prime Minister Vladimir Putin. Putin will begin serving a third presidential term in May. (AP Photo/Sergey Ponomarev)

Il presidente russo non ha un suo profilo personale e non ama particolarmente i social network, ma sa che l’immediatezza del messaggio e la fruibilità gratuita ha consentito a personaggi come Aleksej Navalnyj di mobilitare migliaia di persone per contestare l’esito di alcune elezioni, anche a livello locale. Per questo è intervenuto da un lato, prevedendo la formazione di specialisti nel settore, l’avvio dell’e-commerce e dell’e-government, e dall’altro, varando norme per regolamentare il settore e perseguire specifiche azioni nella sfera digitale

  • La decisione dei proprietari di alcuni social media di bloccare gli account di Donald Trump, reo di aver istigato i suoi “seguaci” all’insurrezione politica contro il Campidoglio, è oggetto di dibattito politico, giuridico ed etico.
  • In Russia questa decisione è stata commentata dai leder politici dell’opposizione e dai rappresentanti istituzionali come “un boomerang” per i promotori della democrazia nel mondo.
  • Com’è gestita la comunicazione social nella Russia di Putin? Quali sono stati i principali interventi legislativi per limitare l’accesso a Internet e qual è l’organo preposto al controllo del flusso di comunicazioni digitali?

Le potenzialità delle nuove tecnologie informatiche (Ict) sono sempre state evidenti agli occhi di tutte le élite del mondo sia che si trattasse di avviare processi inclusivi della cittadinanza nei processi decisionali, sia come efficace strumento di mobilitazione e protesta, come nel caso delle opposizioni politiche ai regimi illiberali. Anche il presidente Vladimir Putin, sin dal suo primo mandato, ha avuto un atteggiamento favorevole al potenziamento di queste tecnologie, puntando sulla riduz

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